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ARABI E NORMANNI
Tratto dal Comune di Agira

Gli Arabi ad Agira prosciugarono il Lago di Ercole per destinarlo a mercato, fortificarono il Castello e le mura e non turbarono l'ordine religioso della città, tanto che il Monastero di San Filippo era ancora polo di attrazione di pellegrini e San Lorenzo da Frazzanò fece costruire sul monte la Chiesa di Santa Lucia Vergine e Martire.
Nel 1063, nei pressi di Agira, nella vallata del fiume Salso, si svolse una delle più violente battaglie tra arabi e normanni, che si concluse con la vittoria del normanno Conte Ruggero. Questi, però, subì la perdita dell'amato nipote Sarlo. La rocca nella vallata presso la quale era perito fu chiamata da allora Sarlo, in suo ricordo. Ruggero, dopo la vittoria sugli arabi, sostò nel cenobio di Agira, città che ebbe in grande considerazione e che in seguito investì dei grandi privilegi di Abbazia Reale. In questo periodo furono costruite le chiese cristiane di S. Maria Maggiore e del SS. Salvatore sopra i templi greci. Poiché la popolazione di Agira, di cultura greco-bizantina, recitava ancora le orazioni in greco, il Cenobio di San Filippo fu ribattezzato Monastero di Santa Maria Latina ed i Padri Basiliani, che esercitavano il rito greco, furono sostituiti dai Padri Benedettini, che, invece, esercitavano il rito latino.

I brani sono tratti da scritti di Filippo Maria Provitina
                                                                                                                                                                                                              
   
 
 
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