La Chiesa di Sant'Antonio di Padova rappresentava, nella lotta per il matriarcato tra le chiese agirine, il potere economico, mentre la tradizione era rappresentata dalla Chiesa di Santa Margherita (l'antico tempio di Iolao).Dei palazzi non ci è rimasto nulla di anteriore al terremoto del 1693.
Portone d'ingresso dell'ex chiesa di S. Maria degli Angeli
Chiesa di S. Maria degli Angeli
Fu costruita nel 1561 alle falde del colle Frontè, in una splendida posizione panoramica, all'epoca fuori dell'abitato. La facciata è del XVIII secolo. Inizialmente a tre navate, fu in seguito ridotta a navata unica
Chiesa di S. Antonio di Padova
Costruita nel 1505 come chiesa dedicata a S. Maria Vergine, fu ristrutturata nel 1567 e dedicata a S. Antonio di Padova. Il campanile è del 1680. La facciata è della seconda metà settecento, periodo in cui si rifece l'interno nelle forme attuali e si innalzò la cupola sino all'altezza del tamburo. La cupola fu completata nel 1854 dall'architetto Di Stefano, che ne modificò il disegno originario, trovando la base poco solida; aggiunse un secondo muro a fasciare il tamburo e ridusse le otto aperture del progetto originario a quattro, alternandole con colonne binate. A causa di un incendio avvenuto nel 1869, del prezioso coro intagliato ci rimangono soltanto alcuni stalli, utilizzati poi per gli armadi della sagrestia
Chiesa di S. Pietro
Eretta nel 1584, sorge sul luogo dove i vecchi studiosi di Agira pensavano vi fosse il teatro greco. Danneggiata dalla guerra, è stata ricostruita nel XX secolo. L'abside è del 1910.
Al suo interno è possibile ammirare un polittico del XV secolo. Nel pannello centrale è raffigurata la Vergine con il Bambino. Nei pannelli laterali sono S. Pietro e S. Paolo. In alto, un secondo trittico sovrapposto al precedente, raffigura, al centro, la Madonna con il Bambino e, ai lati, l'Annunciazione e la Natività.
La statua lignea di S. Pietro è opera del XVII secolo.
Rocche di San Pietro
Tutta la parte di Agira compresa tra la via Diodorea e la via Raddusa è caratterizzata da un particolare tessuto urbanistico, formato da vicoli ciechi che distribuiscono gli accessi alle abitazioni, cortili, scalinate, curve a gomito. Alcuni studiosi sostengono che sia un intero quartiere arabo, sopravvissuto agli interventi urbanistici contemporanei, perché decentrato.
Chiesa di S. Agostino
Costruita nel 1512, sui ruderi dell'antico centro greco, ha subito differenti rimaneggiamenti stilistici e ha ospitato diverse funzioni: uffici comunali, carceri e scuole. In passato aveva rivestito grande importanza allorché era decaduto il monastero di S. Maria Latina.
Chiesa di S. Antonio Abate
La costruzione ha subito diversi rimaneggiamenti e nulla rimane dell'originaria costruzione del XIV secolo. La facciata è dei primi del '900. Il soffitto a cassettoni con rosoni in carta pesta maschera il soffitto a capriate.
All'interno era custodita una delle più importanti opere d'arte di Agira: una croce dipinta del XV secolo. Interessante è anche il dipinto dell'Arcangelo Gabriele, opera di un anonimo siciliano del XV secolo.
Convento di Maria SS. Annunziata
Fondato negli ultimi anni del XV secolo, custodisce un'interessante croce dipinta del XV secolo, la sagoma della quale e l'espressionismo dei tratti della figura incisa rimandano a prototipi dell'area padana e non toscana.