Nella parte alta e più antica di Agira, dove sono molte le tracce dell'antico passato, sorge il quartiere di Santa Maria che prende nome dall’omonima Chiesa costruita dai normanni tra il IX e il XII secolo.
Giungendo in questo luogo meraviglioso e volgendo lo sguardo intorno si può ammirare un panorama di assoluta bellezza e si può godere di una vista spettacolare che in un largo giro di orizzonti abbraccia L’Etna, i Nebrodi, i laghi Pozzillo e Sciaguana.
Il museo vuole rendere onore ad una società passata affinché possa diventare uno strumento educativo per le generazioni future.
E' degna di nota la circostanza che il museo è stato realizzato senza contributi pubblici o privati e che i locali sono stati messi a disposizione a titolo gratuito , previa sistemazione degli stessi, dal prevosto Silvestro Nasca, parroco di Santa Maria Maggiore, che ha dimostrato subito grande entusiasmo e interesse per il progetto dei due amici.
Nel corso dei lavori il prevosto ha messo in gioco tanta disponibilità, fiducia e collaborazione per un sogno che forse anche lui aveva nel cassetto.
Un ringraziamento particolare quindi va a padre Nasca che ha reso concreto un desiderio che senza di lui forse non sarebbe stato realizzato.
E' da evidenziare inoltre,che i vari oggetti che si trovano al museo sono state donati da molte persone e, quindi, un plauso va anche allo loro generosità.
All’ interno del museo si possono ammirare arredamenti e oggetti che servivano alla vita quotidiana di ogni famiglia, i vari utensili dei più comuni mestieri di un tempo e, infine, una serie di documenti di vita di contadini, minatori, artigiani , commercianti che rappresentano rare testimonianze di una lunga storia di sudori e fatica delle generazioni passate.
Il visitatore che giunge al museo viene rapito da un’ atmosfera suggestiva che rievoca, come in un immagine viva e palpitante, odori di un tempo che fu.
Purtroppo, la società attuale, caratterizzata dal continuo progresso e da uno stile di vita sempre più frenetico, ci allontana sempre di più dal sapere "Chi eravamo".